Intervista del Dr. Giovanni Alongi al programma TV
“Eccellenze Italiane“
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7 CONSIGLI FONDAMENTALI PER LIBERARSI DALLE VENE VARICOSE
e mantenere le gambe sane e belle
FAQ
Domande frequenti dei miei pazienti
Quali sono i sintomi delle vene varicose?
La malattia presenta un carattere evolutivo, che peggiora nel corso degli anni, se non viene eseguito alcun trattamento. Inizialmente, il paziente si presenta con varici spesso quasi impercettibili e senza sintomi. Nel tempo, queste vene si dilatano, diventano sempre più apparenti e possono presentarsi alcuni sintomi. I sintomi più comuni sono:
Pesantezza e gambe stanche, Dolore alle gambe, Prurito alle gambe, Spasmi, Sensazione costante di affaticamento delle gambe, Formicolio alla gamba e ai piedi, Gonfiore (edema) prevalentemente alla fine della giornata.
Nelle fasi più avanzate, la pelle inizia a sembrare più sottile e cominciano ad apparire alcune macchie scure, note anche come dermatiti ocra. Nel tempo, questi punti aumentano di dimensioni, interessando l’intera caviglia e i piedi. Questa pelle più sottile è estremamente fragile. Piccoli traumi o piccoli graffi possono causare piaghe. Dato che la pressione venosa è aumentata in questa regione della gamba, il processo di guarigione è compromesso e quindi piccole ferite possono svilupparsi in grandi, profonde e dolorose ulcere.
Cosa accade se non mi prendo cura delle vene varicose?
Se non trattate le vene varicose possono causare costante gonfiore e pesantezza alle gambe e nei casi più avanzati la formazione di ulcere varicose. Le vene varicose inoltre possono sanguinare, sia spontaneamente che a causa di traumi locali minori (Varicorragia). Complicanze ancora più gravi sono la tromboflebite superficiale e la trombosi venosa profonda, che è la formazione di coaguli nel lume del vaso.
Come funzionano le vene?
La funzione delle vene è quella di trasportare il sangue povero in ossigeno, ricco di anidride carbonica dagli arti inferiori al cuore. In questo modo, il sangue passa attraverso i polmoni, eliminando il biossido di carbonio e arricchendolo con l’ossigeno. Questo percorso è lungo ed è fatto contro la gravità quando siamo seduti o in piedi.
Le vene però hanno valvole unidirezionali, che permettono al sangue di passare nel suo percorso verso il cuore e non gli permettono di tornare alle gambe, seguendo l’inerzia della gravità. Quando queste valvole non funzionano correttamente, il sangue ritorna costantemente agli arti inferiori per la forza di gravità. Questo processo, chiamato “reflusso”, provoca un aumento della pressione nelle vene delle gambe.
Possiamo dire che le vene varicose degli arti inferiori sono il risultato di un costante e prolungato aumento della pressione nelle vene degli arti inferiori, a seguito del malfunzionamento delle sue valvole. Nel corso del tempo, queste vene diventano dilatate, tortuose e allungate.
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